Sanna Mirella Marin nasce il 16 novembre 1985 ad Helsinki, in una Finlandia non ancora riconducibile alla visione di eccellenza nei servizi alla persona che abbiamo oggi.
È una Nazione che fino a 15 anni prima aveva uno dei sistemi scolastici più poveri e inadeguati d’Europa, con gran parte della popolazione che vive in villaggi isolati e una politica che si barcamena tra la necessità degli scambi commerciali con l’Europa occidentale e i rapporti non sempre idilliaci con l’Unione Sovietica. Con quest’ultima, in particolare, ha in comune un lungo confine territoriale e trascorsi burrascosi legati ad un tentativo di annessione conclusosi con la dura resistenza dei finlandesi in sci e tute mimetiche bianche sulla neve.

Sanna, dunque, nasce in un momento delicato per il proprio Paese: la Finlandia non è ancora neanche membro CEE (futura UE): dovranno infatti passare altri 10 anni, sarà solo il 1° gennaio 1995 il giorno in cui sarà definitivamente un Paese Membro dell’Unione Europea.
L’infanzia tra il disagio sociale e la famiglia arcobaleno
È in questo contesto socio-culturale che Sanna nasce in una famiglia in grande condizione di svantaggio. Suo padre, Lauri, ha una grave dipendenza dall’alcool e la famiglia vive una difficile condizione economica.
Quando è ancora molto piccola, i genitori si separano, Sanna va a vivere con la madre e quest’ultima inizia una duratura relazione con una donna, la quale diventerà la seconda figura di riferimento genitoriale per la crescita di Sanna.

Per alcuni anni, Sanna e la sua famiglia vivono a Espoo, nella regione dell’Uusimaa, nei dintorni di Helsinki, per poi trasferirsi a Pirkkala, un paesino di circa 17mila abitanti, in una regione dell’entroterra. Qui Sanna, nonostante sia la figlia di “due lesbiche”, ha la possibilità di crescere in modo spensierato a contatto con parenti e cugini.
Sin da piccolina, manifesta un grande amore per lo studio e nel 2004, a 19 anni, presso il Pirkkalan Yhteislukio, si diploma. Fino a questo momento, Sanna non ha un particolare interesse per la politica. Sarà infatti solo con il periodo universitario a Tampere che avvierà la sua carriera socialdemocratica. Nonostante questo, cresce con una mentalità possibilista favorita da un’educazione volta a credere nelle proprie capacità.

“Quando ero bambina ero convinta che tutto fosse possibile perché mia madre mi diceva che potevo essere tutto ciò che volevo. Per questo oggi dico a mia figlia che ha capacità e la possibilità di fare tutto. Le ragazze vanno incoraggiate perché hanno la possibilità di cambiare il mondo”.
L’Università e l’inizio della carriera politica
Dopo il liceo, Sanna si trasferisce per studiare Scienze dell’amministrazione, una branca di Scienze Politiche, all’Università di Tampere. Qui, nel 2006, entra a far parte dei Giovani Socialdemocratici. Nel frattempo, per arrotondare, fa la cassiera in una pasticceria.
In questi anni, inizia a conoscere il mondo della politica e ad appassionarvisi fino a diventare, nel 2010, vice-presidente dello stesso gruppo Giovani Socialdemocratici. È in questo momento che, a 25 anni, inizia la sua vera carriera politica. Intanto si laurea nei corrispettivi titoli italiani di triennale e magistrale.
Rimane in carica fino al 2012 quado, dopo varie candidature andate male, nello stesso anno diventa Presidente del Consiglio comunale di Tampere. Ricoprirà questa carica fino al 2017.

Grazie al suo apprezzato lavoro e alla diffusione in rete di alcune impegnative sedute del Consiglio comunale da lei presiedute, la popolarità politica di Sanna inizia a crescere.
Nel 2014 è eletta seconda vicepresidente del Partito socialdemocratico (SDP). Nel 2015, è eletta per la carica di deputata al parlamento finlandese dal distretto elettorale di Pirkanmaa.
Alle nuove elezioni del 2017 a Tampere, viene rieletta. Sanna ha 32 anni.
Il fidanzato Markus e la nascita di Emma Amalia Marin
Come la sua vita professionale, anche la vita personale di Sanna prosegue. Da tanti anni è fidanzata con Markus Räikkönen, un ex atleta e imprenditore suo coetaneo con cui si conosce dai tempi della scuola. Nel gennaio 2018, insieme hanno una bambina: Emma Amalia Marin. Alla bambina, si sceglie di trasmettere il solo cognome della madre.

Il grande salto politico
Un anno dopo, nel giugno 2019, Sanna è eletta Ministra dei Trasporti e della Comunicazioni dove rimane in carica fino a dicembre.
Il 10 dicembre 2019, Sanna è costretta ad abbandonare la carica di Ministro in quanto eletta 46° Primo Ministro di Finlandia, succedendo ad Antti Rinne il cui posto prenderà, nel giugno successivo, anche come capo del partito Socialdemocratico.
Con il suo incarico, nel 2019, a soli 34 anni, Sanna è il più giovane Primo Ministro del mondo e la terza donna Primo Ministro di Finlandia dopo Anneli Jäätteenmäki (2003) e Mari Kiviniemi (2010-2013).

L’Agenda di Governo tutta orientata al Welfare
Il governo intende:
- migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e a sostenere le famiglie
- chiudere il divario retributivo che ancora esiste nel Paese nonostnte sia uno dei migliori in merito al gender gap: le donne finlandesi guadagnano 0,83 euro per ogni euro guadagnato da uomini.
- estendere il congedo parentale per gli uomini.
- Ricercare la neutralità carbonica entro il 2035.Gli strumenti individuati sonoil taglio delle emissioni da traffico civile (-50%) da raggiungere entro il 2030 attraverso un mix di politiche di trasporto pubblico, incentivi e sussidi per combustibili rinnovabili e sviluppo di nuove tecnologie.
La sfida ambientale è legata a quella economico-sociale. Sanna afferma che “queste politiche creeranno lavoro e opportunità per la Finlandia. Non penso che combattere il cambiamento climatico implichi costi maggiori e un futuro incerto, ma esattamente l’opposto”.
Nell’ottica di Sanna, il populismo ha radici nella gestione della crisi finanziaria, che ha contribuito a un crollo della fiducia verso la politica. Solo politiche che promuovano l’aumento del benessere possono contribuire alla ricostruzione di un consenso. A una retorica divisoria ed emozionale, fatta di risposte facili e voce alta, va contrapposta una dinamica di ricostruzione del consenso, da portare avanti attraverso pragmatismo e concretezza.
La pandemia da Covid-19 e il matrimonio con Markus
Nel 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid 19, Sanna e suo marito, pur avendo scelto di abitare nel distretto di Kaleva a Tampere, per praticità si spostano nella residenza presidenziale di Kesäranta ad Helsinki, dove, ad agosto, scelgono di sposarsi.

Nei mesi di pandemia, Sanna proclama lo Stato d’emergenza e solidarizza con il Primo Ministro svedese quando, non potendo presenziare al Consiglio d’Europa a causa della morte della madre, si offre di rappresentare anche la Svezia, per poi, nei mesi successivi, lasciare che il Primo Ministro svedese rappresenti la Finlandia.
Ma la carriera di Sanna non è priva d’ombre. Nei mesi di pandemia è anche accusata di non rispettare le norme anti-Covid: viene infatti paparazzata in un locale in un momento in cui invece avrebbe dovuto essere in quarantena. Dopo una serie di dichiarazioni poco chiare, Sanna Marin chiede scusa tramite social, sostenendo di non aver ben compreso come si sarebbe dovuta comportare.
La Finlandia, la NATO e la Russia
Il nome di Sanna Marin torna a riecheggiare prepotentemente sui tabloid all’inizio del 2022 quando, dopo aver già manifestato interesse al riguardo, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, insieme al presidente della Repubblica Sauli Niinisto annuncia che la Finlandia (a cui poco dopo si unirà la Svezia) farà al più presto richiesta per entrare nella Nato, l’Organizzazione internazionale nata nel 1949 per la collaborazione nel settore della difesa, alla quale non ha mai avuto accesso la Russia e alla quale, per questioni geopolitiche, la stessa Finlandia non dovrebbe accedere. Nonostante questo, preoccupata per l’esito dei rapporti che potrebbero esserci con il Paese confinante, nel maggio 2022, la Finlandia ufficializza la richiesta d’ingresso, chiedendo il sostegno di diversi Paesi membri, tra cui l’Italia.

Cosa accadrà nei prossimi mesi, causa anche la difficile situazione internazionale, non è dato saperlo. La stessa posizione di Sanna Marin, ancora giovanissima, è tutta rivedere rispetto alle pieghe la sua vita prenderà. Quel che è da riconoscere a questa donna e il motivo per cui è stata inserita in questa sezione è la portata del potere ispirativo di cui è dotata la sua storia. Sanna Marin è ciò che in molti Paesi, Italia compresa, ancora è irrealizzabile.
Sanna Marin è partita da una condizione di estremo svantaggio e ha beneficiato della mobilità sociale, fino ad arrivare ai massimi livelli politici del Paese. La sua agenda di Governo, ora capiamo perché profondamente legata a questioni di welfare, diritti civili ed eguaglianza.
“Senza il consistente welfare finlandese non avrei mai avuto l’opportunità di riuscire nella mia carriera. In più, essendo cresciuta in una famiglia arcobaleno, è ovvio che tenga molto all’uguaglianza e ai diritti”
Parlando di sé stessa, inoltre, si riconosce come figlia di una famiglia arcobaleno e come la prima persona nella sua famiglia a terminare l’università.
A presto,
Giancarla.
Fonti: ilPost.it; Lospiegone.com; Newsunzip.com; True-news.it; Wikipedia.