The Good Place – stagione 4

Trama: Dopo una serie di tentativi non riusciti per conquistarsi la Parte Buona, Eleanor, Chidi, Taahni e Jason sono riusciti a convincere la Giudice a dargli la possibilità di realizzare per il Bene di tutta l’umanità, un ultimo esperimento volto a dimostrare definitivamente che il sistema di valutazione dell’Al di là è totalmente sbagliato.

Anno: 2020   Paese: USA
Titolo originale: The Good Place Episodi: 13
Durata: 20-54min   Genere: Sitcom fantasy   Voto: 5/5

L’attesa stagione finale

Preziosa come poche, The Good Place, senza eccessivi allungamenti del brodo, arriva alla sua stagione finale.

Continuano le avventure di Eleanor, Chidi, Jason e Tahani, sempre più paladini dell’umanità con il solo intento, non più di salvarsi la pelle – pardon – l’anima, conquistandosi un posto in Paradiso, ma di salvare l’intera umanità da un sistema di valutazione delle anime, a loro dire, ingiusto.

L’insostenibile sistema di valutazione delle anime

Durante le 3 stagioni precedenti, abbiamo capito che il sistema di passaggio a punteggio delle anime tra Paradiso ed Inferno è molto rigido, al limite dell’insostenibile, con pochissime anime in grado di raggiungere la Parte Buona.

La stragrande maggioranza infatti, nonostante una vita “umana” non contraddistinta da una perfetta rettitudine morale ma non per questo meritevole della dannazione eterna, è costretta comunque ad andare nella Parte Cattiva senza appello, per essere terribilmente torturata per l’Eternità.

L’ipotesi di un nuovo sistema di valutazione…

Compreso questo meccanismo, dopo aver scoperto che anche il distretto della Parte Buona in cui erano stati inseriti era un’ulteriore forma di tortura volta alla pazzia, i nostri 4 paladini della giustizia, inaspettatamente migliorati a seguito dell’esperienza vissuta, decidono di battersi per il bene superiore di tutti, cercando in ogni modo di far rivedere il sistema di valutazione, rendendolo meno rigido e soprattutto in grado di accettare e valutare anche i cambiamenti che le anime dei defunti riescono a fare dopo la morte: per questo motivo, pensare ad una sorta di percorso di recupero post mortem fatto su misura per ogni defunto, non sembra una cattiva idea.

Tutta la 4 stagione si muove all’interno di queste dinamiche. Eleanor e gli altri sanno ormai di essere morti e sepolti e che il meccanismo che ha caratterizzato il loro trapasso li ha ormai segnati per sempre, condannandoli, ma, non avendo ormai nulla da perdere, cercare di fare qualcosa di buono affinché non tutta l’umanità sia per sempre spacciata alla tortura, non costa nulla: del resto sulla Terra ci sono ancora parenti e amici che seppur non perfetti, non meritano di essere appesi per i pollici all’infinto.

… sostenuto da un nuovo esperimento.

Così facendo, aiutati da Micheal e Janet, i 4 si imbarcano in un ultimo esperimento volto a convincere la commissione composta dai massimi esponenti della Parte Buona e della Parte Cattiva. L’idea è di mettere alla prova per un anno, in un distretto nuovo di Zecca e appositamente studiato, altre 4 anime appena arrivate, destinate d’ufficio alla Parte Cattiva.

L’esperimento, neanche a dirlo sarà lungo e tortuoso, con tanti momenti di crisi e la necessità inaspettata di rivedere anche la “perfetta” Parte Buona.

Il tutto per giungere alle ultime due puntate ricche di pathos, per il suggestivo finale che una serie tv così delicata, ma profonda, meritava. Voto 5 più che meritato.

A presto,

Giancarla.

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