Trama: Sana è una ragazza musulmana osservante all’ultimo anno in un liceo pubblico di Roma. È molto brava a scuola, è decisa ad entrare a medicina ed ha un bel gruppo di amiche a cui è molto legata, eppure il passaggio all’età adulta non tarderà a metterla in crisi.
Anno: 2020 Paese: Italia
Titolo originale: Skam ITALIA
Durata: 30-40 min Episodi: 10
Genere: teen drama Voto: 4.5/5
Disponibilità: Netflix, TimVISION
Non pensavamo questo momento sarebbe mai arrivato dati i trascorsi (#saveskamitalia), eppure finalmente siamo qui a commentare la quarta stagione di Skam Italia. E diciamolo, finalmente possiamo commentare una produzione italiana destinata al pubblico teen e non solo, BELLA da ogni punto di vista.
La maturazione
Con l’arrivo della quarta stagione notiamo una generale maturazione dello show, dalla capacità tecnica con musiche e fotografie stupende su una Roma primaverile, fino alla capacità recitativa dei giovani attori, più adulti, che riescono meglio a rendere credibili i loro personaggi. La voce di Eva più da donna, per esempio, ha coronato la già talentuosa Ludovica Martino.
Sarà merito anche dell’approdo su Netflix? Non lo sappiamo, ma di certo grazie a Netflix si è salvato Skam ITALIA!
Sana
La protagonista di questa quarta stagione è Sana, una ragazza italiana di origini tunisine, di religione musulmana che attraverso il suo passaggio all’età adulta ci mostra cosa significhi concretamente per una ragazza musulmana vivere in Italia al giorno d’oggi.
La vediamo oggetto di gaffe da parte dei suoi amici, non sempre in malafede, che però finiscono con il farle domande strane o battute fuori luogo. La vediamo andare alle feste dove sembra che senza alcool o senza sesso non ci si possa divertire, la vediamo organizzare una vacanza post diploma dove sembra che senza prendere in considerazione una camera da lasciare libera per gli incontri occasionali con i ragazzi conosciuti in Grecia, non si possa partire.
Ma vediamo anche una Sana rigida, bacchettona, pronta a giudicare pur non volendo essere giudicata e che dà adito ai commenti di chi la ritiene vittima delle sue stesse convinzioni.
No politically correct
Vediamo quindi le due crude facce della medaglia dell’intercultura, quando per reciproca chiusura mentale non ci si riesce o non ci si prova minimamente a capire.
Non assistiamo quindi ad un racconto politicamente corretto che ci vuole tutti fratelli, acculturati e comprensivi, assistiamo ad un racconto veritiero, frutto della collaborazione con donne musulmane reali che vivono e lavorano nell’Italia dei nostri anni e ci aiutano a prendere in considerazione diversi punti di vista.
In Skam 4 non si pretende che tutti capiscano tutto, ma crescendo idealmente insieme ai ragazzi, comprendiamo come alla base di un’amicizia, soprattutto tra persone estremamente diverse, debbano esserci sempre rispetto e dialogo che, uniti ad empatia ed una grande dose d’affetto, non solo rendono il legame duraturo, ma anche resistente ad ogni criticità.
Si al rispetto
Il rispetto dicevamo, diventa la lezione principale che Sana e i suoi amici impareranno nell’ultimo anno di liceo.
Sana e gli altri, attraverso la loro esperienza, comprenderanno che non si può comprendere sempre tutto, peggio che mai condividerlo – altrimenti che noia sarebbe! -, ma che, soprattutto in presenza di reale amore e di volontà di ascoltare l’altro, si possono rispettare decisioni chiedendone le motivazioni, si possono impararne i significati e sospendere il giudizio almeno per il tempo necessario all’ascolto attivo reciproco: non si condividerà ogni scelta altrui forse, ma si potrà comunque rimanere sinceramente amici. Una grande dimostrazione di questo ce la daranno proprio Sana e il suo nuovo migliore amico/Imam Martino.
Insomma, più che l’esame di fine superiori, la vera maturità da affrontare per Le Matte e i Contrabbandieri, sarà proprio interiorizzare una volta per tutte il vero concetto di rispetto.
La malinconia per una maturità che non ci sarà mai
Prima di concludere, sognando con voi una quinta stagione magari dedicata a Elia o Filippo, vorrei farvi notare un ultimo dettaglio che segnerà una volta per tutte l’ingresso di Skam nell’Olimpo delle serie tv italiane meglio riuscite: Skam Italia – stagione 4 racconta l’ultimo anno di liceo e poi la maturità nell’anno scolastico 2019/2020, l’anno del Coronavirus, quello che passerà alla storia come l’anno senza la maturità per come l’abbiamo sempre conosciuta.
In questo senso, Skam ci fa sognare mostrandoci come sarebbero state la maturità e poi le vacanze dei maturandi se una pandemia non ci avesse colpiti tra capo e collo. Troppo malinconico? Forse, ma in questo modo il nostro affetto si stringe intorno alla classe dei diplomandi 2019/2020, dimostrandogli tutto il nostro sostegno e il nostro speciale incoraggiamento. Coraggio ragazzi, siamo con voi!
A presto,
Giancarla.