Trama: Eleanor, Chidi, Jason e Tahani sono tornati sulla Terra per conquistarsi un posto in Paradiso ma, c’è un ma: non ricordano assolutamente nulla di quanto gli è successo. Micheal, aiutato da Janet, è pronto a fare qualsiasi cosa affinché il loro obiettivo si realizzi.
Anno: 2020 Paese: USA
Titolo originale: The Good Place Episodi: 12
Durata: 20min Genere: Sitcom fantasy Voto: 4/5
Il bisogno di spensieratezza
Cari amici, in questi giorni così difficili per l’Italia, ho scelto per me e per voi di proporvi proprio The Good Place per un motivo ben preciso.
So che chi leggerà questa recensione tra qualche mese, quando tutto sarà finito (speriamo presto), forse proverà un po’ di malinconia ripensado a momenti tanto duri. Siamo tutti qui, passando più tempo possibile in casa, rintanati per difenderci. Siamo tutti qui più riflessivi riscoprendo una parte di noi più profonda che forse non immaginavamo neanche di possedere, persi nella mancanza di persone date per scontate che per ora non potremo riabbracciare. Siamo tutti qui più riflessivi, ma anche più tristi e abbiamo bisogno di spensieratezza e serenità. E The Good Place, in questo momento, è una mano santa.
Pillole di filosofia e ragionamenti sull’esistenza umana
Chi legge questo articolo forse già conosce il prodotto e vorrei rassicurarlo che in quanto a toni e modalità di narrazione, rimane fortunatamente invariato. Per chi non lo conoscesse invece, The Good Place è un un diamantino della NBC presente nel catalogo Netflix che, con le modalità tipiche della sitcom, non solo sviluppa una sceneggiatura molto originale densa di colpi di scena, ma, tra una battuta e l’altra, soprattutto grazie al personaggio di Chidi, riesce a darci pillole di filosofia e ragionamenti sull’esistenza umana che colpiscono come pochi telefilm riescono a fare.
E vi dirò di più (stavolta più delle altre), qualche lacrimuccia scende: alcuni ragionamenti sul senso di comunità e sull’etica in questi giorni colpiscono direttamente al cuore, ma, allo stesso tempo, l’irriverenza e la durata non eccessiva degli episodi sono un vero balsamo per l’umore!
Un po’ a rallentatore ma ne vale la pena
Questa stagione, a differenza delle altre inizia un po’ a rallentatore. I primi episodi sono un po’ noiosi e bisogna resistere qualche puntata per entrare nel vivo della storia, ma fatelo perché ne varrà la pena!
Vedremo proprio come, manco a farlo a posta, pur consapevoli del loro destino immutabile di finire all’Inferno, i nostri quattro protagonisti decideranno di non rendere la loro dannazione eterna inutile, impegnandosi comunque affinché il resto dell’umanità possa salvarsi.
Un personaggio in particolare, in virtù di questo, sarà chiamato a fare un grande sacrificio. Il personaggio che forse tutti ci aspetteremmo meno disposto a tanto, ma che dimostrerà di sapersi mettere da parte per il bene superiore. Il tutto per un finale di stagione mozzafiato che ci lascerà con l’amaro in bocca, ma ci rimanderà direttamente alla stagione 4.
Se ci fosse una risposta che potrei darti su come funziona, l’Universo non sarebbe speciale.
– Janet a Eleanor, 03×12.
A presto,
Giancarla.