Trama: Otto anni dopo quanto accaduto nella 4º stagione, a riunire le ragazze è la guerra civile spagnola, che le pone di fronte nuove e più profonde dinamiche da affrontare sempre insieme e sempre unite, ovviamente.
Anno: 2020 Paese: Spagna
Titolo originale: Las chicas del cable Episodi: 5
Durata: 40-50min Genere: di denuncia/drammatico
Voto: 4,5/5
Nel bel mezzo del 1939, con l’intera Europa alle prese con il nazionalismo e l’imperversante guerra civile che stravolge la Spagna, ritroviamo le nostre ragazze del centralino.
Ma delle ragazze del centralino ormai è rimasto ben poco, se non nulla. Non più ragazze, bensì donne, Lidia e le altre sono proiettate in una vita adulta e crudele che non le vuole più impegnate a lavorare nella più grande e blasonata compagnaia telefonica spagnola ma a fronteggiare le ristrettezze di una Spagna in cui da 3 anni ci si uccide tra fratelli in nome di ideali mai degni del sangue di chi si ama.
Una sorta di spin off
Più che davanti ad una 5º stagione sarebbe più opportuno parlare di una sorta di spin off ambientato anni dopo, conseguenza dell’intrecciarsi delle vite delle nostre protagoniste con quelle di fatti realmente accaduti. Così Lidia, segunedo un colpo di testa di Sofia, la figlia di Angeles di cui si è fatta carico, torna a Madrid e si ricongiunge con le sue affezionate amiche.
Più interessante delle ultime due stagioni
Più interessante e tracinante della 4º stagione, questa prima parte dell’ultima stagione merita di essere vista poiché, oltre che corredata come le altre dall’intensità interpretativa dei suoi attori, finalmente compensa il piattume di trama che si iniziava a percepire nelle due stagioni precedenti.
Complici le tristi ma avvincenti dinamiche guerrafondaie, si viene subito risucchiati dai colpi di scena e dalle riprese vedo-non vedo che fanno montare immediatamente la voglia di saperne di più. E vi dirò di più: sono arrivata al 5º episodio in un battibaleno senza rendermene conto.
Ottimi costumi, trucco e parrucco
Se c’è una cosa che ho imparato tanto ad apprezzare de Las chicas del cable oltre, è la capacità di tutto il comparto tecnico di rendere estremamente realistico ogni dettaglio.
Oltre quanto già detto in questo e nell’articolo precedente, non posso non soffermarmi sulla bravura di truccatori, parrucchieri e costumisti. Vi dico solo che per tutto il tempo, per tutte le 5 stagioni, Blanca Suarez (Lidia) ha indossato una parrucca così come alcune sue colleghe, e che tutti gli attori nella vita reale hanno un aspetto molto meno maturo rispetto a quanto dimostrato nella serie tv, tanto che vedendoli fuori dal set, si rimane sconvolti per quanto appaiano altrettanto naturali ma del tutto differenti! Può sembrare una sciocchezza rispetto ad elementi notoriamente cruciali come la recitazione o gli effetti speciali, tuttavia, come si può percepire qui, trucco, parrucco e costumi sono dettagli che se mal gestiti, possono favorire o minare la credibilità dell’intera produzione.
Ancora colpi di scena
Essendo la prima parte della stagione finale, forse qualcuno si aspettava che anche questa avesse un principio di chiusura del cerchio… e invece no!! Anzi, si aprono ulteriori dinamiche trainanti che potrebbero aprire un intero nuovo filone narrativo.
Dunque perché far finire così Las chicas del cable nonostante l’interesse ancora forte del pubblico? Forse proprio per il motivo inizialmente citato: le nostre ragazze del centralino ormai non ci sono più; sono donne, alcune anche madri, in una nuova fase della vita oltre il centralino – quest’ultimo anche superato a livello tecnologico – completamente assorte nel più importante progetto di ritrovare la felicità dopo anni di guerra.
La solidarietà femminile, il cardine de Las chicas del cable
Ma no, a pensarci bene, forse una cosa rimane invariata, divenendo anche il ricordo più vivido di questo imperdibile prodotto Netflix: la l’inossidabile amicizia che unisce le nostre ex ragazze del centralino.
Nonostante il tempo, la lontananza e le difficoltà, Lidia, Marga e Carlota hanno sempre mostrato l’una per l’altra affetto, lealtà e solidarietà, trasformandoli nel più importante insegnamento che Las chicas del cable è riuscirta ad impartirci.
A presto,
Giancarla.