L’educazione sessuale nell’infanzia: consigli di lettura dai 3 ai 6 anni

Parlando con una collega mi sono resa conto che completare l’articolo sui consigli di lettura del 26.01 era fondamentale.

Pensavo che seppur doveroso, potesse apparire un po’ azzardato parlare subito di educazione sessuale al di sotto dei 6-7 anni tuttavia, forse perché la fascia d’età più ingenua e per questo più curiosa, ho capito che dopo l’adolescenza, il momento più critico per un genitore rispetto alla sassualità dei propri figli è proprio quello dei primi anni di vita quando, complice anche l’arrivo di fratellini e sorelline, i bambini porgono candidamente ogni genere di domanda lasciando gli adulti totalmente spiazzati.
Per questi motivi, così come fatto per i più grandi, di seguito vi proporrò alcuni titoli utili a spiegare la sessualità ai bambini dai 3 anni in sù.

E la cicogna?

Prima di prcedere però, mi sembra doveroso soffermarmi su una domanda fondamentale: bisogna dire ai bambini la verità o è giusto servirsi di storiche metafore come cicogne, cavoli e arcobaleni? Da montessoriana non posso che rispondervi: la verità sempre e comunque. Riguardo la sessualità e ogni altro aspetto delicato della vita, con i bambini scegliete sempre la verità, sebbene filtrata da un linguaggio adeguato all’età e alla sensibilità del singolo bimbo.

Questo per due motivi principali: il primo è riferibile alla fiducia. I bambini, in special modo i più piccoli, hanno estrema fiducia in noi adulti, ogni nostra parola è oro colato (“Lo ha detto la mia mamma!!”) e fargli credere per anni che esistano cicogne, unicorni ecc. per poi rivelargli ad un certo punto che gli abbiamo mentito potrebbe colpirli nella loro emotività e avere ripercussioni sul rapporto che abbiamo con loro ancor più della verità stessa che gli abbiamo rivelato; il secondo motivo invece, è riferibile al rispetto della loro intelligenza. I bambini, seppur bambini, avrete notato che non si lasciano sfuggire nulla cogliendo dettagli che noi stessi avevamo ignorato, ricordando e riproponenendo anche a distanza di giorni situazioni o domande che pensavamo avessero ormai superato. Ebbene, cotanto acume, se non soddisfatto da risposte adegutamente intelligenti potrebbe essere ulteriormente stimolato spingendo il bimbo a fare ulteriori domande, ancora più insistenti, dalle quali un genitore potrebbe avere seria difficoltà a svincolarsi. Inoltre, non soddisfatto ma estremamente bisognoso di risposte, non solo il bimbo potrebbe cercarle altrove ma anche colmare il vuoto di contenuti con la propria fantasia immaginando e auto-convincendosi di ipotesi anche più incredibili rispetto alla verità dei fatti, finendo in confusione.

Non sarebbe meglio aspettare che siano più grandi?

Meglio per chi, per loro… o per voi? Ricordiamoci che i bambini non hanno malizia nel porre domande scomode né sono minimamente consapevoli di tutto il significato socioculturale che gira attorno alla sessualità, dunque una domanda spontanea e ben precisa è “solo” sintomo di un bisongo educativo da soddisfare e da soddisfare in quel preciso momento per la naturale crescita di quel bambino. Rimandare la risposta o l’intero argomento significa solo rispondere alla nostra necessità di sentirci psicologicamente pronti ad affrontare certe tematiche. Dunque no, non è saggio rimandare l’argomento. Se vostro figlio vi pone una domanda è perché intellettualmente parlando, è arrivato al momento di colmare quella specifica lacuna: se non gli risponderete voi, in un modo o in un altro, troverà la sua risposta così come vi dicevo poco più su nel caso della cicogna.

Detto questo, procediamo con l’elecare alcuni testi utili.

Consigli di lettura

Il primo ed immancabile titolo è Programma di educazione sessuale. 3-6 anni, appartenente alla collana edita nel 1992 da Mondadori e seguita dai titoli propedeutici Maschi e femmine, sto crescendo, io e gli altri, come sono nato. Programma di educazione sessuale. 7-10 anniRagazzi e ragazze, come cambia il mio corpo, il gioco, l’amicizia, l’amore. Programma di educazione sessuale. 11-14 anni. La pecca di questi testi è che, essendo di quasi trent’anni fa, possono risultare datati in alcuni punti, tuttavia, grazie al loro sguardo olistico sull’età evolutiva, riescono a toccare l’argomento in modo omogeneo offrendo soprattutto agli adulti spunti utili a trattare l’argomento con bambini e ragazzi, adeguando il linguaggio al singolo caso. Certamente da leggere con il bambino ma proponibile agli adolescenti per una lettura autonoma.

“Come nascono i bambini?” Esiste domanda più temuta da un neo genitore? Forse no, ma per fortuna esistono libri gioiello come E io dove stavo?, un racconto illustrato ideale per un bel momento genitori-figli a partire sempre dai 3 anni.

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Ancora sul tema della nascita, il simpatico albo illustrato La mamma ha fatto l’uovo! Ediz. a colori.

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E come gestire le domande sulle differenze anatomiche? Un altro libro gioiello è Come siamo fatti? Tutto sui corpi delle bambine e dei bambini in cui si spiegano i corpi di bambini e bambine, uomini e donne ma non si giunge ancora a parlare di riproduzione. Un ottimo libro per un bimbo intorno ai 36 mesi.

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Dai 4 anni, invece molto interessante diventa Domande e risposte sulla sessualità. Ediz. illustrata. una sorta di guida per genitori e figli, semplice e di facile lettura condivisa, ed in grado di rispondere a tante domande scomode per mamme e papà. 

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Dai 5 anni, invece, Piselli e farfalline… Son più belli i maschi o le bambine?, un albo illustrato scritto in rima volto a spiegare le differenze anatomiche tra bambini e bambine fino ad arrivare alla riproduzione. Disegni caratteristici dai tratti caricaturali e ironici che non è detto che piacciano a tutti, ma che, se di vostro gradimento e soprattutto di gradimento dei vostri bambini, lasceranno sicuramente un bel segno in termini educativi seppur il titolo io stessa non lo ritenga dei più azzaccati.

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A partire dai 5 anni – la casa  editrice Settenove suggerisce 4 anni, Amazon 6: la virtù sta nel mezzo in base alla maturità del bambino o della bambina – imperdibile é Lina, l’esploratrice, la storia dell’avventura di una bambina all’interno del corpo, in un ambiente per lei ancora sconosciuto: la vagina! In una serie di controcampi, Lina pone domande ai propri familiari, esplorando il proprio corpo.

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Tutti i testi proposti, per motivi diversi, dimostrano di essere molto validi. Personalmente ho un ricordo molto dolce legato a E io dove stavo? e trovo estremamente utile Domande e risposte sulla sessualità, tuttavia ritengo che il criterio di scelta definitivo debba sempre essere l’istinto genitoriale che in base al bimbo, ai genitori e al rapporto che hanno padre/madre-figl*, troverà il testo, le tempistiche ed il linguaggio più adeguato.

Ultima ma imprescindibie dritta che mi sento di offrire agli adulti, è di fare molta, moltissima attenzione alla fascia d’età a cui si rivolgono i libri e tutti i materiali che decideranno di utilizzare, e di prenderne attenta visione prima ancora di proporli ai bimbi preparandosi materialmente e psicologicamente ad ogni possibile domanda.

A presto,

Giancarla.

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