Skam ITALIA – stagioni 1-3: Il fenomeno giovanile Skam approda su Netflix

Strafelice, finalmente posso parlarvi di Skam! Ero già intenzionanta a farlo prima dell’acquisto di Netflix ponendolo come fenomeno giovanile di rilevanza da porre all’attenzione degli adulti ma ero titubante. Poco dopo c’è stato l’acquisto con la promessa di pubblicazione il primo gennaio 2020 e nulla, un segno del destino. Perciò, miei cari lettori, eccoci qui a dedicare il primo articolo di Psicopedagogia/Film, SerieTv, Documentari del 2020 a Skam, il fenomeno giovanile che dal 2015 sta attraversando mezza Europa e non solo.

Una webserie in clip

Prima di tutto è da chiarire che Skam, se spesso ridotta da molti a mera serie tv, in verità è una webserie, ossia la sua distribuzione avviene originariamente tramite piattaforma online ed è confezionata ad uso e consumo del web.

La particolarità di Skam, a differenza di altre webserie è che se queste ultime spesso vengono comunque rilasciate a stagioni o puntate in giorni o orari ben precisi, Skam viene rilasciata a clip di pochi minuti, a volte anche pochi secondi in momenti inprevedibili della giornata o della settimana, lasciando intendere che ciò che si sta guardando stia accadendo proprio in quel momento. Ad esempio: se domenica 05 gennaio 2020 alle ore 9.30 viene rilasciata una clip, questa, senza titoli di testo o alcuna sigla, verrà annunciata da una scritta, in genere gialla, recitante “domenica 05 gennaio 2020 ore 9.30” raccontando cosa sta accadendo ai protagonisti della serie in quel preciso momento.

Questo meccanismo di rilascio “in tempo reale” genera un’immediata fidelizzazione in chi si appassiona perché, quando meno celo si aspetta, potrebbe uscire una nuova clip breve ma intensa che ti lascia subito con il desiderio di sapere cosa accadrà poi. Nell’epoca del tutto e subito, Skam ti costringe ad attendere.

Oltre alle clip, sulla piattaforma di distribuzione o sui canali social ufficiali dello show vengono rilasciati in contemporanea anche ulteriori contenuti inediti come le conversazioni di Whattsapp tra i protagonisti, in grado di rendere tutto più realistico.

Ovviamente, qualora non si seguisse in tempo reale l’uscita delle clip, si possono poi recuperare tutte insieme oppure aspettare che vengano pubblicate le puntate intere, in genere non più lunghe di una mezz’ora ciascuna.

In origine un esperimento norvegese

L’idea originale nasce in Norvegia nel 2015 con la pubblicazione delle clip sul canale streaming della NRK TV, la tv norvegiese che, a distanza di una settimana circa, trasmetteva in tv la puntata intera.

Si trattò di fatto di un esperimento che voleva raggiungere le generazioni più giovani parlando il loro linguaggio. Si scelse di non dare spazio ad alcun tipo di pubblicità prelancio né di impiegare alcun tipo di promozione tipica delle importanti produzioni, lasciando che fossero i ragazzi stessi, secondo i loro modi e tempi, a scoprire la webserie e a spargere la voce.

E fu così che tra una clip e l’altra fruibile ovunque e dovunque in pochi minuti direttamente dal cellulare, Skam si è diffusa da un utente all’altro meglio di un virus.

E lo ha fatto al punto di travalicare i confini norvegesi rendendo necessaria la diffusione delle clip e degli episodi sottototitolati in inglese.

Ma di cosa parla Skam?

Skam, conclusasi nel 2017, si compone di 4 stagioni da dieci puntate circa l’una (episodio più, episodio meno) incentrate su un gruppo di ragazzi studenti di un liceo di Oslo.

Ogni stagione racconta la vita del gruppo di amici dal punto di vista di uno di loro approfondendone la vita personale.

Nella prima stagione troviamo come protagonista Eva, una ragazza inspiegabilmente un po’ solitaria che, legata sentimentalmente a Jonas, cerca di superare i suoi blocchi emotivi e di stringere nuove amicizie; nella seconda Noora, una delle prime amiche di Eva che, al contrario, molto sicura di sé, dovrà imparare a lasciarsi andare per vivere a pieno la sua vita; nella terza Isak, un ragazzo appartenente al gruppo di amici di Jonas chiamato a prendere conscienza del proprio orientamento sessuale; infine nella quarta stagione troviamo Sana, amica di Eva e Noora, mussulmana osservante costretta a fare i conti con i suoi desideri rispetto ai dettami della propria religione.

Le tematiche trattate sono un mix tra gli evergreen dell’adolescenza e quelle calde dei giorni nostri, tra queste :difficoltà relazionali, solitudine, identità e appartenenza, femminismo, disturbi alimentari e violenza sessuale, ma anche coming out, omosessualità, malattie mentali, religione, amore proibito e cyberbullismo. Un linguaggio attento e senza inutile retorica

Nonostante i protagonisti siano un gruppo di adolescenti, Skam non si caratterizza per una narrazione superficiale bensì per il suo realismo, senza inutili filtri, ben approfondita e corredata di riflessioni molto interessanti anche per un pubblico più adulto, in grado quindi di indurre lo spettatore, seppur giovanissimo, a meditare, documentarsi e porsi domande. Non male per quello che per molti potrebbe apparire un teen drama come tanti.

I remake stranieri ed i confronti culturali

Dato il grande successo di Skam, presto altri Paesi si sono interessati al progetto dando vita ad una serie di remake.

Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio stanno producendo le loro versioni scegliendo nella maggior parte dei casi di rimanere fedeli ai personaggi e agli sviluppi della serie originaria (nel frattempo ribattezzata dai fan Skam Norvegia per non creare fraintendimenti).

Ogni Paese dunque, ha riportato le dinamiche del liceo di Oslo in un liceo della propria capitale, modulando ogni sviluppo narrativo ed ogni personaggio secondo le caratteristiche della società e degli adolescenti del proprio Paese. Il rimodolamento della webserie nei deversi Paesi ha prodotto nel pubblico una nuova ondata di interesse accrescendolo e inducendolo a segurie fedelmente anche ogni remake per notarne le differenze culturali non da poco.

É così, ad esempio, che se da un lato notiamo le versioni nord europee effettivamente un po’ meno sanguigne nelle manifestazioni emotive rispetto ai remake di Spagna e Italia, dall’altro, dal mio punto di vista, le troviamo anche più sincere e realistiche, raccontando realtà come la malattia mentale o l’omosessualità con più verità e meno perbenismo.

Quindi, alla domanda che spesso alcune persone rivolgono al pubblico di Skam quando capiscono che grossomodo la sceneggiatura è sempre la stessa: “ma guardi 8 volte sempre lo stesso telefilm??”, la risposta è “Nì” perché se è vero che gli eventi spesso sono simili così come gli esiti, è vero anche che il modo in cui vengono raccontati in Norvegia, Francia, Italia ecc. è del tutto diverso e sapendo ormai la trama, ci si può concentrare su dettagli narrativi non da poco, un po’ come quando si rivede un bel film più volte e se ne apprezzano sempre meglio dettagli che alla prima visione non si erano minimamente notati.

Se incuriositi, qui potete trovare un’interessante comparazione tra i personaggi originali e i diversi remake.

Skam ITALIA

Skam ITALIA, appena approdata su Netflix Italia, merita per ovvie ragioni una menzione a parte.

Inizialmente distribuita da TIMVision, è stata rilasciata con le prime clip ad inizio 2018.

Protagonista della prima stagione è Eva Brighi, fedele al personaggio Eva Kviig Mohn, è fidanzata con Giovanni Garau, il Jonas italiana. Anticipata dalla terza alla seconda stagione, troviamo la storia di Martino Rametta (Isak) che presto conoscerà Niccolò Fares, mentre nella terza, ispirata a Noora Amalie Sætre, abbiamo Eleonora Sava anche lei chiamata ad ammorbidirsi un po’ nei confronti della vita. E la quarta stagione dedicata a Sana Allagui?! Eh… è una storia lunga.

Ancora inedita, è stata cancellata da TIMVision nell’estate 2019.

Peccato che non si fosse presa in considerazione la reazione dei fan! Un’enorme crociata internauta ha unito fan di tutto in mondo, guidati ovviamente da quelli nostrani che, a colpi di hashtag e prese d’assolto dei diversi social, sono riusciti incredibilmente ad attirare l’attenzione di Qualcuno.

Ad inizio novembre 2019 arriva finalmente la conferma della 4′ stagione e, inaspettatamente, il 19 dicembre Netflix Italia annuncia l’acquisto di Skam ITALIA promettendo la pubblicazione delle prime tre stagioni il 01.01.2020 fatte seguire entro l’anno dall’uscita dell’attesissima quarta!

La quarta stagione

Come promesso, le prime tre stagioni sono state aggiunte al catalogo Netflix facendo impazzire subito il web, ma ora cosa si sa della quarta? Sostanzialmente ancora nulla.

Sappiamo che riguarderà Sana, probabilmente ricalcando gli sviluppi della Sana made in Norway come è stato per gli altri personaggi, ma riguardo la data d’uscita così come le modalità di distribuzione (clip, puntate intere ecc.) non si sa ancora nulla.

Cosa farà Netflix a tal proposito? Si addentrerà nel rilascio delle clip o adeguerà Skam alle altre serie tv pubblicando direttamente le puntate intere? Nessuno può dirlo, per ora posso solo invitarvi a guardare le prime stagioni disponibili, magari anche qualche remake su Internet insieme ovviamente alla versione originale norvegese e godervi anche voi una produzione rivolta prettamente ad un target poco più che adolescente ma che per la sua particolarità merita l’attenzione anche degli adulti.

A presto,

Giancarla.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: