Tra una trasferta e l’altra eccoci ad aprile, il mese della mia rinascita energetica! Settimana piena come sempre, funestata da un’infiammazione al piede che dovrei curare con il riposo (che non ho), ma al di là di questo, tutto scorre serenamente anche se inizio ad attendere con ansia la pausa pasquale per volare in terra sarda.

Al corso continuiamo con la Vita pratica e la Cura della persona, imparando e rispolverando tecniche per mostrare ai bambini come vestirsi da soli: una vera delizia! Sarà che rispetto ai travasi ecc. il vestirsi è un’attività più comune che racchiude alti concetti di dignità e autonomia, ma questa lezione, oltre che molto evocativa, l’ho trovata anche tanto coinvolgente.
Vi lascio alcuni video esemplificativi:
Come indossare una giubbotto
Come indossare un paio di pantaloni e una maglietta – piccolo appunto: l’ideale è che qualsiasi vestito abbia indosso un bambino che sta imparando a vestirsi da solo, sia sempre a sua misura, ossia che egli possa vestirsi senza aiuti esterni. Dunque, se non è ancora in grado di aprire e chiudere i bottoni (per quello ci sono i telai le allacciature), è bene che il pantalone sia retto solo da un elastico.
Come indossare un paio di scarpe
Come piegare i pantaloni
In questi giorni ci sono state concesse alcune ore di esercitazione sulla Vita Pratica per permetterci di sperimentare tutte le attività presentate finora. È stato molto stimolante, utile a farci capire come tutto sia più impegnativo di quanto possa apparire dall’esterno e che per questo c’è poco da perdersi in chiacchiere, ma solo da esercitarsi a casa e applicarsi il più possibile ogni volta ne ci viene data l’occasione di manipolare i materiali. Lavorando insieme alle ragazze del mio gruppo, ne ho approfittato per allenare i Travasi, Srotolare e Arrotolare un tappeto, Spazzare un tappeto, Lavare i piatti, Lavare le mani e Apparecchiare la Tavola. More difficult se si considera tutto in funzione della presentazione in modo chiaro e pulito ad un bimbo di 2 anni affinché impari 😅
Oltre questo, è stata anticipata la lezione del sabato del mese di aprile al 06, ergo, per non saltare un giorno di lavoro ed essendo la lezione il pomeriggio, ho deciso di lavorare la mattina per poi correre a prendere il pullman per Roma… na’ faticaccia! Devo essere onesta però e ringraziare i miei utenti che sono stati tanto gentili da darmi un passaggio dopo il lavoro fino alla fermata del pullman, se no col cavolo che partivo! Comunque, anche se un po’ trafelata, ce l’ho fatta ad arrivare a lezione dove ci siamo dedicate alla costruzione delle Scatole: strumenti fondamentali nelle scuole Montessori poiché contengono tantissimi materiali, di ogni ordine e fattura per i quali servirebbero appositi (e costosi) contenitori che, per tagliare la testa al toro, gli educatori hanno imparato a costruire da soli. Per questo motivo, nei corsi di specializzazione Montessori, ci si tramanda anche questo piccolo, prezioso segreto del mestiere.
Dunque di nuovo tutte insieme di sabato pomeriggio, questa volta a disegnare sagome al millimetro sul cartone pressato e sulla Carta Varese, a ritagliare ed incollare.
Quello qui sù è il mio personale risultato finale: una scatola per un portamatite e una tavoletta da lavoro di cui, modestamente, vado molto fiera 🙂
A presto,
Giancarla