Trama: L’undicenne Anna, orfana di entrambi i genitori, in una Canada di fine ‘800 viene adottata per errore da una coppia di anziani fratelli della cittadina rurale di Avonlea in cerca di un ragazzo di fatica. L’arrivo di Anna sconvolge i piani di Marilla e Metthew Cuthberth, ma li inizia ad una nuova vita ricca di fantasia ed entusiasmo.
Anno: 2017-2018 Paese: Canada
Titolo originale: Anne with an “E” Episodi: 17
Durata: 40-50min Genere: di formazione Voto: 4,5/5
Ho amato profondamente questa serie basata sulla saga di Anna dai capelli rossi, nonostante non abbia mai seguito il cartone animato né letto nessuno dei libri di Lucy Maud Montgomery. Chiamatemi Anna però, mi ha rapita, invogliandomi ad approfondire il racconto. e a farmi divorare entrambe le stagioni subito dopo la loro uscita.
Tutto si svolge secondo la trama classica, con l’orfanella Anna che arriva in casa di due anziani fratelli agricoltori cambiandone la cupa esistenza fatta di lavoro, e coinvolgendoli nella sua gioia quotidiana carica di immaginazione e positività. Chiamatemi Anna, considerato anche il successo che ha avuto tra gli adolescenti, nonostante racconti uno stile di vita e una giovinezza di decine e decine di anni fà, è coinvolgente e appassionante. Riconduce all’essenza dei sentimenti, risveglia la coscienza di famiglia, genera ricordi dolci e nostalgia. Ci riporta alla purezza dell’infanzia, la cui essenza magica nei secoli è sempre rimasta (per fortuna) immutata; ci rievoca il brivido dei primi amori e delle prime cotte, ci ricorda l’elettricità di quando bastava un sorriso a farci battere il cuore e di quando per noi l’amore era solo potersi tenere per mano e regalarsi cioccolatini sfusi comprati a 50cent nel tabaccaio sotto casa.
Chiamatemi Anna è la scoperta di un Canada antico, freddo ed incontaminato, ma caldo ed ospitale grazie alla bella comunità che lo abita e che impara ad apprezzare la singolarità di una frizzante e rara ragazzina dai capelli rossi. In questo telefilm, tutto è reso unico dalla cura dei dettagli. Gli attori sono perfetti nella parte che ricoprono, Amybeth McNulty è stupenda nel ruolo della protagonista, apparendo sempre naturale come solo una Dakota Fanning o Millie Bobby Brown sanno fare. Scenografia, fotografia e dialoghi sono più che convincenti, rispettando il ritmo della narrazione. La sceneggiatura, anch’essa pazzesca: segue in modo fedele ma non noioso il romanzo, dando sfogo alla naturale essenza dei personaggi.
Se una piccola critica può essere mossa a questa Serie, è nei confronti della prima stagione che, per me, è stata meno attraente, per poi invece svilupparsi a pieno nella seconda parte, complice forse anche una maggiore maturità da parte dei giovani attori – un buon 60% del cast – che crescendo con i loro personaggi, sono diventati più profondi anche nella performance.
Per il resto nulla da aggiungere. Se siete amanti di tutti quei romanzi d’epoca in stile vittoriano o semplicemente volete rifugiarvi in un racconto di formazione ricco di sentimenti e lezioni di vita adatto a tutta la famiglia, Chiamatemi Anna è ciò di cui avete bisogno. Ve ne innamorerete come è successo a me,
Giancarla