Da alcuni mesi a questa parte, molti italiani, tra i quali la sottoscritta, spinti dal desiderio di trovare un po’ di serenità, si sono lasciati affascinare dalla danesissima “Hygge” (pronunciato Ügghe). I prodotti che trattano l’argomento, soprattutto libri ed articoli, ormai sono ovunque e non volendo riprodurre l’ennesimo doppione, mi limiterò ad un breve excursus utile ad introdurre l’oggetto vero e proprio del mio articolo.
Parlando di Hygge, si fa riferimento alla filosofia di vita scandinava, danese in particolare, che, in virtù di un clima rigido e dell’appartenenza a comunità sociali piuttosto ristrette spesso isolate dal resto del mondo per diversi mesi all’anno, hanno imparato a concepire la vita come una sorta di carpe diem del confort psicologico, volto a lasciarsi travolgere dalla positività che solo i piccoli, ma significativi momenti di serenità quotidiana posso donare, imparando a riconoscerli ed apprezzarli. Così l’abbraccio di chi amiamo, il consiglio di un genitore, il privato della vita familiare, ma anche usare il nostro bagnoschiuma preferito o il concederci il cacao sul cappuccino, se goduti a pieno, possono diventare una reale fonte di calore, gioia ed energia indispensabili per affrontare i piccoli grandi problemi di ogni giorno.
Al fine di favorire ulteriormente il rilassamento individuale e contrastare la nota depressione dovuta all’assenza del sole, nei Paesi scandinavi hanno compreso come fondamentale sia l’ambiente circostante, a partire dall’arredamento. Impegnandosi ad allestire case e luoghi pubblici nel modo più accogliente possibile, scelgono di dar spazio a colori chiari e naturali, prediligendo il legno e giocando con luci e lanterne, con l’intento di creare immediatamente un’atmosfera ospitale e calorosa. E qui vi voglio.
Sulla scorta di quanto fin qui detto, grazie anche all’evidente diffusione di mobilia svedese e ad uno stile minimalista sempre più riprodotto, molti di noi si sono lasciati affascinare oltre che dalla Hygge, anche da tutto l’armamentario che spesso ci è propinato nei vari libri sul tema, finendo con l’acquistare oggetti d’arredamento tipicamente nord europei neanche dovessimo ammodernare Grande Inverno. L’articolo prediletto sono certamente le candele.
Di candele ne esistono ormai di tutti i tipi, formati e dimensioni. Notissime e costosissime sono alcune candele americane; tuttavia ultimamente ho scoperto un articolo che, complici il Natale ed Hanukkah sempre più vicini, credo presto invaderà le nostre case: le candele elettriche.
La prima reazione (lecita) è quella di pensare a lumini e a ceri elettrici che da anni vediamo in chiese e cimiteri, soprattutto qui in Italia, eppure, dopo un’attenta ricerca su Amazon ho potuto notare come queste candele possano essere una piccola rivoluzione per tutti gli amanti del genere per la loro versatilità, ma soprattutto per la loro sicurezza. Sull’amico Amazon si può vedere come di queste candele ne esistano di ogni genere, da quelle che cambiano colore, a quelle profumate, a quelle integrate già in una lanterna. La loro resa è di grande impatto in quanto riproducono il traballare della fiamma, ma, come dicevo, sono obiettivamente molto più sicure delle comuni candele in quanto, accendendosi con un interruttore e funzionando a batteria, si evita totalmente il rischio incendio, rendendo possibile la loro accensione e collocazione anche in contesti in cui avere accesa una fiamma viva sarebbe impossibile, come in case con bambini o animali.
Innamorata da sempre delle candele, ma anche terrorizzata da sempre dall’idea di dar fuoco a qualcosa, ho colto subito l’occasione di comprarne alcune. Nello specifico, come visibile nelle foto allegate, ho preso un set da 12 candeline della marca Trixes, per una spesa di 8€ circa con spedizione Amazon prime.
Si può vedere come le dimensioni siano corrispondenti a quelle di una normale candela dello stesso genere, senza perciò compromettere l’utilizzo di porta candele già presenti in casa. Il rischio anche solo di bruciatura ho apprezzato essere veramente ridotto a zero, in quanto la stessa lampadina che funge da fiamma è fatta di una sorta di gomma, una specie di plastica morbida che in concreto, anche dopo ore, non si surriscalda mai. Nella confezione ho trovato tutto l’occorrente, comprese le batterie già montate; nel caso specifico tre a bottone, del formato più piccolo, per ogni candelina. Ho letto, inoltre, che c’è la possibilità, con articoli simili, di avere una sorta di timer e decidere entro quando la candela si debba spegnere.
Io sono già una decina di giorni che, con mia grande soddisfazione, al tramonto, fino a quando non cala totalmente il buio, illumino il soggiorno solo con una lampada da terra di carta di riso e questi lumini e, anche accendendo le luci, mi aiutano a non usare la luce centrale più potente fin quando non strettamente necessario. Dopo una giornata di lavoro, obiettivamente tornare a casa e godersi un po’ di relax in questo modo, creando questa atmosfera così accogliente, è veramente una coccola, per la mente e per gli occhi. Cosa aggiungere ancora? Io sono soddisfattissima, sicuramente prenderò qualche altro prodotto del genere proprio in vista delle prossime festività, magari qualcosa di più elaborato e… tanta Hygge a tutti!!
A presto,
Giancarla.