The End of the F***ing World – stagioni 1 e 2

Trama: James ha 17 anni ed è convinto di essere uno psicopatico. Non ha senso dell’umorismo, ha istinti violenti e limitarsi a uccidere animali non gli basta più. Inizia a progettare il suo primo omicidio e la sua attenzione cade su Alyssa. Ma tra i due inizia un bizzarro rapporto.

Anno: 2017   Paese: USA
Titolo originale: The End of the F***ing World   Episodi: 12
Durata: 20 min   Genere: gotico
Voto: 3,5/5

Ed ecco un’altra serie gioiello assolutamente imperdibile. Pochi episodi, di pochi minuti, ma ben costruiti, scorrevoli ed interessanti, connotati dal solito stile piccato e dai colori freddi tipicamente inglesi. Non per niente The End of the F***ing World si è trasformata presto in una delle serie più apprezzate e letteralmente più originali degli ultimi anni su Netflix.

Come dicevo, pochi episodi ma con una trama forte, non scontata, tendente al gotico e non forzata. Motivo per cui, senza voler necessariamente cavalcare l’onda del successo della prima stagione, gli altri 8 episodi della seconda sono stati rilasciati solo dopo due anni. “La gatta frettolosa fa i figli ciechi” deve essere il motto dei produttori della serie tv perché la sensazione è proprio che i produttori si siano voluti prendere tutto il tempo a loro necessario per creare una seconda stagione all’altezza della prima. E ci sono riusciti!

Seguiamo le vite dei due adolescenti, James e Alyssa, figli del disagio dell’epoca moderna e per questo soli e disillusi che, in circostante assurde si avvicinano e iniziano una sorta di fuga dal mondo esterno. Ma ovviamente si può chiudere fuori il mondo solo per poco tempo e presto, le brutture della vita torneranno insistenti nelle loro vite.

Lontani fisicamente, ma vicini emotivamente, li ritroviamo nella seconda stagione dopo due anni, giovani adulti con vite diverse, ma ancora insoddisfatti e apatici al punto che il solo pensiero rivitalizzante è il chiodo fisso di cosa ne sia stato dell’altro. Questo li porterà a cercarsi, ma a riavvicinarli sarà solo il loro passato comune che, nonostante i due anni di distanza, sembra non essersi dimenticato di loro.

Una serie tv con identità e stile

Ma ad una trama tanto interessate, vi anticipavo che si aggiungono una regia e fotografia piene di identità e stile. Dai tratti tipici dello humor inglese, si vedono inquadrature e colori in grado di trasmetterci emotivamente il piattume della vita dei due protagonisti, spesso soli e bloccati nei loro pensieri. Si percepisce la freddezza climatica e sentimentale dell’ambiente in cui vivono che si illumina solo a tratti, nei rari momenti di spensieratezza passati insieme.

Mi ripeto, una vero gioellino di Netflix, assolutamente imperdibile.

A presto,

Giancarla.

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