“I Millennials sono in costante ricerca di alternative” leggevo qualche giorno fa, ossia cercano di portare avanti le loro vite secondo le aspettative (ormai auto)imposte tenendo conto di potenziali sogni e concrete possibilità. Insomma, tentiamo di stare a galla.

fotografia subacquea dell’uomo, Noah Buscher
E se invece che una risposta in corsa e arrangiata alla Pressione sociale, la nostra fosse una reazione uguale e contraria alla Frustrazione sociale della quale siamo vittime?
Vogliono farci passare come in balia di noi stessə, ignari del da farsi, vivendo alla giornata, acchiappando soluzioni al volo optando per il meno peggio, subendo costantemente l’evolversi degli eventi. In parte, quest’ultima parte è vera, ma guardando dalla generazione dei Millennials in poi, ascoltando i nostri discorsi, ci vedo fin troppo consapevoli, cavalli selvaggi pronti a correre per le praterie seppur tenuti strenuamente per le briglie.

Una mandria di cavalli che corre attraverso un campo sterrato, Tahir osman
Chiedete a un Millennial come vorrebbe fosse la propria vita o la propria quotidianità: se potesse scegliere, inizierebbe un crono-programma dettagliato scrittosi in testa per anni.
Trovereste qualcuno di estremamente conscio, che ormai ha capito come gira il mondo e come vorrebbe che girasse e che, con altrettanta consapevolezza, ha accettato per ora di restare in panchina provando a muovere le fila della partita a suon di urla e gesti nei confronti di chi e in campo, con uno schema di gioco ben preciso, pronto a metterlo in atto appena il Mister gnene darà la possibilità. Nervoso, insofferente perché i minuti della sua partita stanno scorrendo e lui non solo non sta giocando come vorrebbe, non sta proprio giocando! Ma di certo non è impreparato, vittima passiva delle direttive del Mister che sa bene essere del tutto inadeguate.

Le ascolta perché comunque quello è il Mister e lui un giocatore in panchina, ma le ascolta a metà, il minimo necessario per far passare il tempo dell’attesa fino al suo ingresso in campo.
A presto,
Carla.
