Trama: Nella cittadina di Greendale, Sabrina Spellman è una quindicenne come tante, divide la sua vita tra la scuola, le amiche Rosalind e Susie e il fidanzato Harvey. Tuttavia nasconde un segreto: è per metà una strega la cui famiglia è legata alla congrega della Chiesa della Notte. Presto Sabrina compirà 16 anni e dovrà scegliere se essere una strega a tutti gli effetti o lasciare che i propri poteri svaniscano in favore di una vita da umana.
Anno: 2018 Paese: Usa Titolo originale: Chilling Adventures of Sabrina Episodi: 10+1 Durata: 50/60min Genere: Teen drama/horror/fantasy Voto: 3,5/5
Le terrificanti avventure di Sabrina altro non sono che una rivisitazione in chiave Dark della famosissima serie TV anni ’90 con Melissa Joan Hart “Sabrina – Vita da Strega”, basata a sua volta sulle storie a fumetti della Archie Comics Sabrina, the Teenage Witch. Oggi The Teenage Witch è in reeboot con le storie di Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack ispirando il remake Netflix del 2018.
Ammetto di far parte un po’ dei nostalgici di Sabrina-Melissa J. Hart e che sul momento la nuova serie non mi ha entusiasmata più di tanto. Ma, piena di curiosità, ho deciso di approfittare del ponte dei morti per darle uno sguardo. A livello di scenografia, effetti speciali ecc. nulla da dire, nel senso che il telefilm fa il suo dovere mettendo l’ansia al punto giusto, rendendosi credibile e tutto il resto. Anche la recitazione non è male, soprattutto perché abbiamo attori del calibro di Miranda Otto ( Éowyn – Il Signore degli Anelli), ciò che viene meno a parer mio è proprio la sceneggiatura. A tal proposito credo che gli episodi si possano dividere esattamente in 3 gruppi: gli episodi 1-4, più horror, quasi a volerti mettere in chiaro costantemente che queste sono Le terrificanti avventure e non Vita da strega, dove però la narrazione risulta piuttosto noiosa e ripetitiva; l’episodio 5, totalmente INUTILE ai fini del racconto, infinito e prolisso, con un demone dei sogni come protagonista infestante casa Spellman… una noia colossale che ti invoglia a passare avanti; gli episodi 6-10, in cui il piano da brivido viene un po’ attenuato dando più spazio alla narrazione e ai personaggi. Quest’ultima è stata per me l’unica parte veramente interessante, che potrebbe spingermi a vedere anche un’altra stagione e che ha fatto sì che dessi come voto 3 e non 1.
Belli i diversi personaggi, rendono bene il loro ruolo.
Staremo a vedere come si evolverà il mutismo dell’attuale gatto Salem, noto per le sue battute sagge nella vecchia serie; molto interessanti appaiono il cugino Ambrose, le Sorelle Sinistre, le amiche Rosalind e Susie, e curiosissimo è il personaggio di Mary Wardell/Madame Satana, interpretata dalla bravissima Michelle Gomez che tenta in ogni modo di portare Sabrina dal lato oscuro.
Un ultimo elemento da aggiungere, forse quello che ho apprezzato di più in tutta la serie e, in generale, sto apprezzando molto nei contenuti Netflix, è la crescente attenzione nei confronti della comunità LGBT, con anche qui la presenza di una normalissima relazione omosessuale e la progressiva accettazione della propria transessualità da parte di uno dei personaggi più giovani. Bel lavoro Netflix,
A presto,
Giancarla.
ps. a dicembre 2018 è rilasciato un episodio speciale ambientato a Natale.